NAVIGAZIONE SATELLITARE E DINTORNI

                             

sabato 25 febbraio 2012

Disastro aereo di Linate - Google Earth

Il disastro di Linate, con un bilancio finale di 118 vittime, è il più grave incidente aereo mai avvenuto in Italia.
L'8 ottobre 2001 alle ore 08:10 locali un McDonnell Douglas MD-87 della compagnia aerea SAS, in fase di decollo dall'aeroporto, entrò in collisione con un Cessna Citation CJ2 entrato erroneamente in pista a causa della fitta nebbia.

Potete scaricare il file della ricostruzione questo link: Disastro Aereo di Linate.kmz 

Anteprima su Google Maps

(Per approfondire potete consultare l'articolo su Wikipedia: Disastro aereo di Linate)



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Tutti gli aeroporti italiani in Google Earth e Google Maps
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Costa Concordia anche su Google Maps  (visualizzazione su Google Maps e dettagli sul percorso della Concordia)

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domenica 19 febbraio 2012

Tutti gli aeroporti italiani in Google Earth e Google Maps

Visualizzazione di tutti gli aeroporti italiani in Google Earth e Google Maps
La lista è disponibile su wikipedia: Lista degli aeroporti in italia
Per scaricare il file KMZ da visualizzare su Google Earth, usate questo link: AeroportiItaliani.kmz 

Anteprima in Google Maps

Visualizzazione ingrandita della mappa


Per segnalari eventuali errori o imprecisione potete usare i commenti al post.

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Disastro Aereo di Linate - Google Earth
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martedì 14 febbraio 2012

Scatola Nera, Assicurazioni e GPS

La possibilità che il governo italiano rendesse obbligatoria la "scatola nera" per le auto ha scatenato il dibattito su questo tipo di apparati e sulle loro applicazione polizze assicurative.

La scatola nera non  è  comunque una novità di questi giorni. Da anni infatti è già possibile installarle a bordo del proprio veicolo con diverse modalità e contratti assicurativi.

Il termine "scatola nera" è solitamente associato agli incidenti (soprattutto aerei e navali). In campo automobilistico/assicurativo è un termine un po' improprio in quanto questo dispositivo non serve solo in caso di incidente. Si parla più propriamente di scatola telematica (o Telematic Box) per i servizi che può offrire. 
La scatola telematica si compone solitamente di un ricevitore GPS (o GNSS in futuro), un modem GSM/GPRS e un accelerometro. Il ricevitore GPS serve ovviamente a localizzare il veicolo.
Il Modem GSM/GPRS serve per effettuare eventuali chiamate di emergenza (se previste) o per inviare i dati del veicolo al server centrale dell'assicurazione. L'accelerometro serve invece per determinare se il veicolo è rimasto coinvolto in un incidente e in certi casi per determinare le frenate e accelerazioni a cui è sottoposto il veicolo. Quasi tutte le scatole telematiche possiedono una batteria al loro interno, che è utilizzata per effettuare chiamate di emergenza in caso di incidente con perdita della connessione con la batteria del veicolo (o se utilizzata come antifurto, nel caso di manomissione).
Le scatole telematiche più evolute possono connettersi alla presa OBD (Diagnostica di Bordo) per collezionare ulteriori informazioni direttamente dalla diagnostica dal veicolo (velocità, giri motore, consumi, temperatura ecc...) 

Una premessa prima di vedere le varie possibilità di utilizzo delle scatole telematiche in ambito assicurativo: sono indicate diverse modalità genericamente, quindi è possibile che casi specifici ricadano al di fuori di quanto indicato. Ho cercato per quanto possibile di documentare quanto scritto, ma vista la moltitudine di offerte è possibile (anzi, probabile) che vi siano formule o tipologie di assicurazione che non ricadono tra i parametri/tipologie indicati. 
Se volete aggiungere indicazioni e integrare le informazioni, potete usare i commenti. 

Esistono varie formule assicurative che beneficiano dell'installazione della scatola nera a bordo del veicolo. Vediamo le principali.

Antifurto satellitare
La prima ad essere introdotta fu il più semplice antifurto satellitare. Chi decide di installare un antifurto satellitare sulla propria vettura può generalmente ottenere uno sconto sulla polizza furto/incendio di circa 20-30%.

Pay-per-use
Una formula assicurativa piuttosto semplice, fruibile attraverso l'installazione della scatola telematica, è quella che vi fa pagare in funzione dei chilometri percorsi.
La scatola telematica viene utilizzata per determinare quanti chilometri vengono percorsi dal veicolo assicurato. Ovviamente un guidatore da pochi km/annui è anche meno soggetto al rischio di incidenti, mentre un guidatore assiduo è più esposto.
Il premio che si paga all'assicurazione viene quindi modulato in funzione dei chilometri percorsi, solitamente divisi per fasce di chilometraggio.
Un esempio di questo tipo di polizza è  AXA Autometrica  che ha una quota di premio variabile in funzione di varia fascia di percorrenza chilometrica annua.
Sempre Axa offre una formula più completa di servizi:  AXA Autometrica full optional
Simile alla precedente, aggiunge un servizio di chiamata di soccorso stradale (attraverso la scatola telematica e una plancetta/vivavoce installata in abitacolo) e la possibilità di ricevere soccorsi in automatico in caso venga determinato che il veicolo è stato coinvolto in un incidente.


Scatola nera con possibilità di ricostruire il sinistro.
Come abbiamo detto in precedenza, le scatole nere possono essere equipaggiate con un accelerometro.
Grazie ai dati del GPS e dell'accelerometro è possibile (entro certi limiti) ricostruire approssimativamente la dinamica dell'incidente e la gravita dell'impatto.
Uno dei vantaggi principali per la compagnia di assicurazione (dichiarati) è la riduzione delle possibili frodi.
Inoltre la compagnia si assicurazione ha la possibilità di capire meglio come sia avvenuto il sinistro e definirne le responsabilità.
Utile anche per il conducente, in caso gli permetta di guadagnare la "ragione". Meno utile nel caso opposto (ovviamente).
Uno dei timori degli utenti è che le assicurazioni cerchino di utilizzare i dati per aumentare i sinistri con concorso di colpa, ma non vi sono al momento riscontri in tal senso.
Connessi a questa tipologia di polizze ci sono di solito i servizi extra come la chiamata dei soccorsi automatica in caso di sinistro e la possibilità di effettuare chiamate di emergenza (ad esempio per problemi meccanici). Grazie alla localizzazione del veicolo, la centrale operativa può inviare i mezzi di soccorso anche se il conducente non ha idea della propria posizione.

Quality-Driver
Una formula introdotta recentemente invece utilizza la scatola nera per fare una vera e propria profilazione del guidatore.
Vengono registrati infatti chilometri percorsi, strade percorse, fasce orarie di guida, velocità e stile di guida.
Un esempio è il Quality driver di Genertel (lo cito perché abbastanza famoso per la campagna pubblicitaria televisiva di questo periodo) che offre un tetto di risparmio del 25% calcolato in base a 3 parametri
Livello Prudenza: viene calcolato in base alla percentuale di chilometri percorsi rispettando i limiti di velocità.
Livello Rischio: viene calcolato in base alla percentuale di chilometri percorsi nelle diverse tipologie di strada (urbana, extraurbana, autostrada) durante 3 fasce orarie a cui viene assegnato un diverso livello di rischio (non specificato).
Livello Attenzione: si riferisce al numero e all'intensità delle accelerazioni e decelerazioni durante la guida.

Trovate maggiori dettagli nella Scheda Prodotto Quality Driver  (PDF)

Navigatori "Assicurativi"
E' notizia recente che anche TomTom entra nel mercato assicurativo con navigatori specifici in grado sia funzionare come normali navigatori, sia di funzionare come scatole telematiche con invio di traffico dati verso i server delle assicurazioni (con possibilità di inviare gli eventi necessari alle formule simili alla Quality-Driver)
Per approfondire: TomTom Enters Insurance Telematics Market in the UK (in inglese)

Installazione e costi delle scatole nere.
Quando si stipula una polizza del genere che abbiamo visto in precedenza, generalmente l'installazione della scatola telematica è gratuita, ma non sempre. La scatola è in comodato d'uso gratuito per la durata della polizza e viene richiesto un contributo tra 50 e 100  Euro per la sua rimozione se la polizza non viene rinnovata.
E' cura del cliente recarsi in un centro di installazione autorizzato entro un certo tempo dalla stipula della polizza (solitamente alcuni giorni).

Problemi di trasparenza?
I problemi, dal punto di vista degli utenti, che affliggono questa tipologia di strumenti assicurativi sono svariati.
Uno problema piuttosto evidente riguarda la modalità di giudizio con cui vengono valutate le manovre del conducente.
Come si può verificare che l'evento sia dovuto alla disattenzione del guidatore oppure a un evento esterno?
Ad esempio è possible che una frenata brusca sia dovuta alla mancata precedenza di un altro veicolo, per cui dobbiamo frenare bruscamente per evitare una collisione: ci vengono scalati dei "punti"? Probabilmente si, anche se non vi è reale disattenzione del guidatore.
Sarà poi possible vedere quali/quanti eventi hanno determinato il nostro livello di qualità di guida? Oppure ci verrà solo mostrato il livello finale raggiunto, senza appello?

Poi c'è il problema privacy. Al di la del fatto che è ovvio che venga concesso all'assicurazione la possibilità di avere lo storico dei nostri viaggi, per quanto tempo saranno conservati i dati? Potremmo chiedere di cancellarli (ad esempio alla fine del rapporto con l'assicurazione)? Potremmo chiedere di vederli?

Al momento non ho trovato alcuna fonte che riuscisse a chiarire i dubbi.

Scatole telematiche e multe.
A volte, si sente parlare della possibilità che tali dispositivi siano usati per monitorare il comportamento del guidatore e multarlo automaticamente in caso di comportamento scorretto (l'esempio più semplice è il superamento dei limiti di velocità).
Al momento, che io sappia, non esistono possibilità di questo genere.
I motivi sono vari, ma innanzitutto va fatto presente che tali scatole telematiche non sono strumenti omologati e certificati (come devono essere gli Autovelox, per esempio) per avere la possibilità di multare. Inoltre manca la figura del pubblico ufficiale, che è la figura preposta a elevare la contravvenzione.
Altro motivo è che, per questioni di privacy e contratti, al momento di autorizza l'assicurazione a monitorare il comportamento del guidatore (nelle formule che lo prevedono), ma questo non autorizza l'assicurazione a fornire a terzi tali informazioni automaticamente.
Per avere la possibilità di tracciare e multare automaticamente sarebbero richieste notevoli cambiamenti, anche a livello legislativo (credo, non sono esperto in materia). Questo non significa che in futuro non sia possibile, ma al momento mi sembra uno scenario improbabile, dettato più da un timore da parte degli utenti che da una reale possibilità.

Eventuale obbligo di installazione della "scatola nera".
In caso di obbligo di legge, a mio parere, si potrebbe configurare uno svantaggio piuttosto notevole per i consumatori. Ad oggi le compagnie di assicurazione incentivano gli utenti all'installazione dei dispositivi offrendo sconti sulle polizze e fornendo il dispositivo in comodato d'uso gratuito (installazione inclusa).
Nel momento in cui ci fosse un obbligo di legge, le assicurazioni non avrebbero più bisogno di incentivare gli utenti che potrebbero (sottolineo potrebbero) trovarsi costretti a dover installare a proprie spese la scatola telematica e potrebbero (ri-sottolineo potrebbero) non ottenere più alcun incentivo in termini di sconto sulla polizza.
Ovviamente nel caso in cui le scatole telematiche fossero effettivamente usate per ridurre incidenti e frodi, si potrebbe avere un beneficio generale dalla possibile riduzione dei premi assicurativi, ma è (a mio parare) uno scenario piuttosto improbabile e sicuramente non possibile a breve termine. 

Come scritto nella premessa, le molteplici possibilità che offre il mercato rendono difficile trovare tutte le informazioni e raggrupparle.
Se avete dubbi, suggerimenti o domande non esitate a usare i commenti. Anche le testimonianze dirette sono benvenute!


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sabato 11 febbraio 2012

Costa Concordia in Google Earth (Versione aggiornata)

La ricostruzione del disastro della Costa Concordia su Google Earth è stata aggiornata.
L'autore, Peter Olsen ,ha aggiornato i modelli 3D e migliorati  la ricostruzione degli eventi, raggiungendo uno straordinario dettaglio.

Scaricate il file da 3D Warehouse: Costa Concordia Disaster Animation  

Da questa immagine potete vedere il dettagliatissimo modello della nave, mentre viene abbandonato dalla scialuppe di salvataggio.

Anteprima del nuovo modello della Costa Concordia (click per ingrandire)
Potete vedere un anteprima dell'eccellente lavoro svolto in questo video.




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Costa Concordia su Google Earth   (versione precedente e foto satellitari)
Costa Concordia anche su Google Maps  (visualizzazione su Google Maps e dettagli sul percorso della Concordia)
Il Titanic in Google Earth 


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Space Shuttle Atlantis in Google Earth

Gli Space Shuttle sono stati ritirati e sono ormai prossimi al museo. Grazie ai dati NASA è possible vedere in Google Earth le traiettorie di lancio e atterraggio dello Space Shuttle Atlantis nella missione STS-135.

La missione STS-135 è stata l'ultima eseguita dagli Space Shuttle. Il lancio è avvenuto avvenuto l'8 luglio 2011, l'atterraggio il 21 luglio.
Ha trasportato sulla stazione spaziale moduli logistici di rifornimento e 4 astronauti, tutti americani.

Ecco i link per scaricare i files per visualizzare l'ascesa e il rientro dell'Atlantis:


Nella immagini seguente potete vede un'anteprima della visualizzazione dei files in Google Earth

Anteprima della traiettoria di ascesa dell'Atlantis (click per ingrandire)
Anteprima della traiettoria di rientro dell'Atlantis (click per ingrandire)

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lunedì 6 febbraio 2012

Aumentare lo spazio su Dropbox gratis

Dropbox è un strumento davvero utile per salvare e sincronizzare file e cartelle online.
Se volete qualche informazione in proposito, c'è la descrizione su Wikipedia di Dropbox oppure il visitate il sito ufficiale di Dropbox.

Questo post è per gli utenti che già usano Dropbox (come me) e vogliono aumentare il proprio spazio a disposizione.
Con la registrazione (gratuita) potete avere 2 Gbytes di spazio, ma possible aumentare facilmente la quota di spazio gratuito.

Un primo metodo consiste nel far iscrivere degli amici. E' molto semplice, ma ovviamente vi costringe a inviare e-mail (magari poco gradite), a diverse persone nella speranza che si iscrivano. Per ogni amico che si iscrive, otterrete 250MBytes fino a un massimo di 8GBytes.

Attraverso la pagina https://www.dropbox.com/free invece è possible guadagnare 128MBytes per ciascuna delle seguenti azioni (per un totale di 640 MBytes):
 - collegando il vostro account di Drobox a quello di Facebook
 - collegando il vostro account di Drobox a quello di Twitter
 - seguendo @Dropbox su Twitter
 - scrivere perché vi piace Dropbox con una frase di 96 caratteri max.
 - Pubblicare su Twitter la frase precedente

E' inoltre possibile estendere il proprio spazio gratuito partecipando al testing della versioni beta.
Attualmente esiste una versione sperimentale per il caricamento automatico di foto e video che vi permette di estendere il vostro spazio fino a ben 5Gbytes,.
Vi basta andare a questa pagina: Experimental Forum Build - 1.3.13
Scaricate la versione adatta al vostro sistema operativo e installatela.

Dopo aver installato la versione sperimentale, collegate il vostro smartphone o fotocamera e selezionato l'upload automatico in Dropbox, come mostrato nello screenshot seguente
Nuova opzione di Dropbox per l'upload automatico di foto e video
Alla prima foto/video che caricherete riceverete 500 Mbytes di spazio aggiuntivo.
Per ogni 500Mbytes di immagini/video che caricherete, otterrete altri 500 Mbytes di spazio fino a un massimo di 5 GBytes.
Affrettatevi!!

Aggiornamento (21-03-2012): Se non avete avuto i 5Gbytes gratuiti grazie alla versione Beta come descritto, è ancora possibile ottenere 3Gbytes addizionali usando la nuova versione di Dropbox per Android.
Usando la funzione "Camera Upload" si possono ottenere 3GBytes a blocchi di 500Mbytes, facendo l'upload di immagini e video.
Trovate i dettagli nel blog di Dropbox: Your photos, simplified (Part 1)

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Alternative gratuite a Dropbox

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mercoledì 1 febbraio 2012

GPS Assistito (Assisted GPS)

Con il termine A-GPS, si indica Assisted GPS, che tradotto in Italiano significa semplicemente GPS Assistito.

Con questo termine si indicano però una serie di tecnologie diverse, motivo per cui si rischia di creare confusione.

Per capire come A-GPS influisce sulle prestazioni del ricevitore, una piccola introduzione su come il ricevitore determina la posizione (in gergo "fa il fix").
Per effettuare il fix, il ricevitore deve acquisire il segnale dai satelliti e poi decodificarne il messaggio di navigazione (che contiene almanacco, effemeridi ecc...). Una volta che il ricevitore ha segnale da un numero sufficiente di satelliti (almeno 4) e le effemeridi di ognuno, è in grado di calcolare la propria posizione.
L'acquisizione del segnale è un processo oneroso, che viene aiutato se il ricevitore dispone di tempo e posizioni note (entro una certa approssimazione) e dell'almanacco. In questo caso il ricevitore può determinare quali satelliti privilegiare nella ricerca, evitando di cercare satelliti al di sotto dell'orizzonte (evitando quindi di sprecare tempo inutilmente).
Anche la decodifica del messaggio di navigazione è onerosa. Richiede che il segnale sia stabile e sufficientemente forte da evitare errori di trasmissione per un tempo di 25-30 secondi circa in buone condizioni. In certi casi, la decodifica del messaggio di navigazione diventa l'ostacolo principale che non permette al ricevitore di effettuare il fix, motivo per cui il maggior beneficio dell'A-GPS è proprio la possibilità di avere i dati di effemeridi dei satelliti quasi istantaneamente. In condizioni di segnale particolarmente degradato infatti, è possibile ricevere il segnale dai satelliti, ma non riuscire a decodificarne il messaggio di navigazione.
I benefici dati dalla possibilità di avere posizione e tempo approssimati invece è marginale, grazie alla grande efficienza raggiunta dai moderni ricevitori nella ricerca/acquisizione del segnale.

A-GPS comporta quindi notevoli benefici in termini di TTFF (Time To First Fix - tempo necessario per effettuare il primo calcolo di posizione valido), ma anche in termini di accuratezza perché permette di acquisire e utilizzare un maggior numero di satelliti nella soluzione.
Schema di A-GPS su terminali mobili (fonte Wikipedia)
Come indicato nell'introduzione, esistono varie tipologie di A-GPS:
(1) A-GPS "online" MSB, dove i dati di assistenza vengono prelevati dalla rete e forniti al ricevitore GPS.
(1a)A-GPS "online" MSA, con calcolo sul server, dove i dati di assistenza vengo prelevati dalla rete e forniti al ricevitore GPS. Il ricevitore non calcola la posizione, ma re-invia le informazioni del segnale dei satelliti al server che calcola la posizione e la re-invia al terminale.
Vengono definite A-GPS anche le modalità seguenti:
(2) A-GPS "offline", dove il ricevitore è in grado di generare autonomamente i dati di assistenza.
(3) A-GPS "misto". In questo caso, dei dati sono scaricati dalla rete, ma possono durare per diverso tempo anche quando il ricevitore è offline.

Analizziamole in dettaglio


Quelle che abbiamo definito A-GPS online (1 e 1a) trova ottima applicazione negli smartphones, in quanto tali apparecchiature sono già naturalmente connesse alla rete cellulare (La connessione dati può avvenire attraverso connessione dati GPRS/UMTS oppure anche attraverso Wi-Fi).

Nella modalità MSB (Mobile Station Based) il terminale è in grado di acquisire da server effemeridi, almanacco, tempo e posizione e sfruttarle per la ricezione GPS.
In caso di assenza di connessione, il terminale resta in grado di calcolare la propria posizione funzionando come un normale GPS autonomo.
Quasi tutti gli smartphone moderni funzionano in questo modo.

Nella modalità MSA ( Mobile Station Assisted) il server fornisce al terminale i dati di assistenza, attraverso i quali vengono acquisiti i segnali dai satelliti. 
Tali segnali vengono "fotografati" e inviati in pacchetti al server che calcola la posizione e la reinvia al terminale.
In caso di assenza di connessione, il terminale non è in grado di funzionare in modo autonomo come un normale GPS. Non è possibile quindi calcolare la posizione in assenza di connessione dati.

A-GPS offline (2) è ottimale in caso di dispositivo non connesso alla rete, ma di utilizzo frequente.
Con questo tipo di A-GPS, il ricevitore effettua dei calcoli attraverso i quali è in grado di generare predizioni delle effemeridi dei satelliti estendendone la validità da poche ore fino a diversi giorni (tipicamente 3-5 giorni). Per effettuare questi calcoli però il ricevitore ha bisogno di tempo e di scaricare comunque delle effemeridi dai satelliti almeno una volta, dalle quali effettuerà la propagazione. Se il ricevitore vene usato frequentemente quindi, avremo i dati propagati sempre pronti all'uso all'accensione del dispositivo.
Se invece teniamo spento per diversi giorni il ricevitore, i dati propagati non saranno disponibili. Esso dovrà riscaricarsi i dati dai satelliti e quindi non godrà dei benefici di A-GPS (funzionerà come normale GPS).
Questa modalità ha il vantaggio di non richiedere connessione dati, ma ha un alto costo computazionale dovuto alla complessità dei calcoli per estendere le effemeridi.
Questa modalità è molto utilizzata nei navigatori e i produttori la indicano con diversi nomi.
Garmin ad esempio la chiama HotFix (esempio nüvi® 245 )
Questo tipo di A-GPS viene a volte indicato Self Assisted Extended Ephemeris.

Nella modalità A-GPS mista (3) invece, un file viene scaricato da un server attraverso la connessione dati, contiene informazioni per le effemeridi per diversi giorni senza la necessità di scaricarle dai satelliti (tipicamente 7 giorni). 
In questo modo anche un ricevitore spento per diversi giorni è in grado di avere le effemeridi sempre pronte, con una singola connessione dati.
E' utile con certi navigatori/ricevitori che vengono collegati al PC saltuariamente. 
Alla scadenza dei 7 giorni (tipicamente) il ricevitore funziona come un normale GPS.
Questa funzionalità è implementata (ad esempio) in alcuni GPS-logger come il Transystem 747A+, indicandola genericamente come A-GPS.
Questo tipo di A-GPS viene a volte indicato con il nome di Extended Ephemeris.

I chipset CSR (ex-SiRF) supportano queste ultime due modalità raggruppandole sotto il nome di Instafix2 . 
u-blox invece li supporta sotto il nome di AssistNow (Assist Now online per la modalità mista (3) e AssistNow Autonomous per A-GPS offline (2))

Nulla vieta ovviamente che vari dispositivi possano implementare varie modalità di GPS assistito e sfruttare quella che in quel momento risulti la più vantaggiosa.

La naturale evoluzione di A-GPS è A-GNSS, estendendo il supporto alle costellazioni alternative al GPS (Galileo, Glonass ecc...)

Continua...
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