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martedì 14 febbraio 2012

Scatola Nera, Assicurazioni e GPS

La possibilità che il governo italiano rendesse obbligatoria la "scatola nera" per le auto ha scatenato il dibattito su questo tipo di apparati e sulle loro applicazione polizze assicurative.

La scatola nera non  è  comunque una novità di questi giorni. Da anni infatti è già possibile installarle a bordo del proprio veicolo con diverse modalità e contratti assicurativi.

Il termine "scatola nera" è solitamente associato agli incidenti (soprattutto aerei e navali). In campo automobilistico/assicurativo è un termine un po' improprio in quanto questo dispositivo non serve solo in caso di incidente. Si parla più propriamente di scatola telematica (o Telematic Box) per i servizi che può offrire. 
La scatola telematica si compone solitamente di un ricevitore GPS (o GNSS in futuro), un modem GSM/GPRS e un accelerometro. Il ricevitore GPS serve ovviamente a localizzare il veicolo.
Il Modem GSM/GPRS serve per effettuare eventuali chiamate di emergenza (se previste) o per inviare i dati del veicolo al server centrale dell'assicurazione. L'accelerometro serve invece per determinare se il veicolo è rimasto coinvolto in un incidente e in certi casi per determinare le frenate e accelerazioni a cui è sottoposto il veicolo. Quasi tutte le scatole telematiche possiedono una batteria al loro interno, che è utilizzata per effettuare chiamate di emergenza in caso di incidente con perdita della connessione con la batteria del veicolo (o se utilizzata come antifurto, nel caso di manomissione).
Le scatole telematiche più evolute possono connettersi alla presa OBD (Diagnostica di Bordo) per collezionare ulteriori informazioni direttamente dalla diagnostica dal veicolo (velocità, giri motore, consumi, temperatura ecc...) 

Una premessa prima di vedere le varie possibilità di utilizzo delle scatole telematiche in ambito assicurativo: sono indicate diverse modalità genericamente, quindi è possibile che casi specifici ricadano al di fuori di quanto indicato. Ho cercato per quanto possibile di documentare quanto scritto, ma vista la moltitudine di offerte è possibile (anzi, probabile) che vi siano formule o tipologie di assicurazione che non ricadono tra i parametri/tipologie indicati. 
Se volete aggiungere indicazioni e integrare le informazioni, potete usare i commenti. 

Esistono varie formule assicurative che beneficiano dell'installazione della scatola nera a bordo del veicolo. Vediamo le principali.

Antifurto satellitare
La prima ad essere introdotta fu il più semplice antifurto satellitare. Chi decide di installare un antifurto satellitare sulla propria vettura può generalmente ottenere uno sconto sulla polizza furto/incendio di circa 20-30%.

Pay-per-use
Una formula assicurativa piuttosto semplice, fruibile attraverso l'installazione della scatola telematica, è quella che vi fa pagare in funzione dei chilometri percorsi.
La scatola telematica viene utilizzata per determinare quanti chilometri vengono percorsi dal veicolo assicurato. Ovviamente un guidatore da pochi km/annui è anche meno soggetto al rischio di incidenti, mentre un guidatore assiduo è più esposto.
Il premio che si paga all'assicurazione viene quindi modulato in funzione dei chilometri percorsi, solitamente divisi per fasce di chilometraggio.
Un esempio di questo tipo di polizza è  AXA Autometrica  che ha una quota di premio variabile in funzione di varia fascia di percorrenza chilometrica annua.
Sempre Axa offre una formula più completa di servizi:  AXA Autometrica full optional
Simile alla precedente, aggiunge un servizio di chiamata di soccorso stradale (attraverso la scatola telematica e una plancetta/vivavoce installata in abitacolo) e la possibilità di ricevere soccorsi in automatico in caso venga determinato che il veicolo è stato coinvolto in un incidente.


Scatola nera con possibilità di ricostruire il sinistro.
Come abbiamo detto in precedenza, le scatole nere possono essere equipaggiate con un accelerometro.
Grazie ai dati del GPS e dell'accelerometro è possibile (entro certi limiti) ricostruire approssimativamente la dinamica dell'incidente e la gravita dell'impatto.
Uno dei vantaggi principali per la compagnia di assicurazione (dichiarati) è la riduzione delle possibili frodi.
Inoltre la compagnia si assicurazione ha la possibilità di capire meglio come sia avvenuto il sinistro e definirne le responsabilità.
Utile anche per il conducente, in caso gli permetta di guadagnare la "ragione". Meno utile nel caso opposto (ovviamente).
Uno dei timori degli utenti è che le assicurazioni cerchino di utilizzare i dati per aumentare i sinistri con concorso di colpa, ma non vi sono al momento riscontri in tal senso.
Connessi a questa tipologia di polizze ci sono di solito i servizi extra come la chiamata dei soccorsi automatica in caso di sinistro e la possibilità di effettuare chiamate di emergenza (ad esempio per problemi meccanici). Grazie alla localizzazione del veicolo, la centrale operativa può inviare i mezzi di soccorso anche se il conducente non ha idea della propria posizione.

Quality-Driver
Una formula introdotta recentemente invece utilizza la scatola nera per fare una vera e propria profilazione del guidatore.
Vengono registrati infatti chilometri percorsi, strade percorse, fasce orarie di guida, velocità e stile di guida.
Un esempio è il Quality driver di Genertel (lo cito perché abbastanza famoso per la campagna pubblicitaria televisiva di questo periodo) che offre un tetto di risparmio del 25% calcolato in base a 3 parametri
Livello Prudenza: viene calcolato in base alla percentuale di chilometri percorsi rispettando i limiti di velocità.
Livello Rischio: viene calcolato in base alla percentuale di chilometri percorsi nelle diverse tipologie di strada (urbana, extraurbana, autostrada) durante 3 fasce orarie a cui viene assegnato un diverso livello di rischio (non specificato).
Livello Attenzione: si riferisce al numero e all'intensità delle accelerazioni e decelerazioni durante la guida.

Trovate maggiori dettagli nella Scheda Prodotto Quality Driver  (PDF)

Navigatori "Assicurativi"
E' notizia recente che anche TomTom entra nel mercato assicurativo con navigatori specifici in grado sia funzionare come normali navigatori, sia di funzionare come scatole telematiche con invio di traffico dati verso i server delle assicurazioni (con possibilità di inviare gli eventi necessari alle formule simili alla Quality-Driver)
Per approfondire: TomTom Enters Insurance Telematics Market in the UK (in inglese)

Installazione e costi delle scatole nere.
Quando si stipula una polizza del genere che abbiamo visto in precedenza, generalmente l'installazione della scatola telematica è gratuita, ma non sempre. La scatola è in comodato d'uso gratuito per la durata della polizza e viene richiesto un contributo tra 50 e 100  Euro per la sua rimozione se la polizza non viene rinnovata.
E' cura del cliente recarsi in un centro di installazione autorizzato entro un certo tempo dalla stipula della polizza (solitamente alcuni giorni).

Problemi di trasparenza?
I problemi, dal punto di vista degli utenti, che affliggono questa tipologia di strumenti assicurativi sono svariati.
Uno problema piuttosto evidente riguarda la modalità di giudizio con cui vengono valutate le manovre del conducente.
Come si può verificare che l'evento sia dovuto alla disattenzione del guidatore oppure a un evento esterno?
Ad esempio è possible che una frenata brusca sia dovuta alla mancata precedenza di un altro veicolo, per cui dobbiamo frenare bruscamente per evitare una collisione: ci vengono scalati dei "punti"? Probabilmente si, anche se non vi è reale disattenzione del guidatore.
Sarà poi possible vedere quali/quanti eventi hanno determinato il nostro livello di qualità di guida? Oppure ci verrà solo mostrato il livello finale raggiunto, senza appello?

Poi c'è il problema privacy. Al di la del fatto che è ovvio che venga concesso all'assicurazione la possibilità di avere lo storico dei nostri viaggi, per quanto tempo saranno conservati i dati? Potremmo chiedere di cancellarli (ad esempio alla fine del rapporto con l'assicurazione)? Potremmo chiedere di vederli?

Al momento non ho trovato alcuna fonte che riuscisse a chiarire i dubbi.

Scatole telematiche e multe.
A volte, si sente parlare della possibilità che tali dispositivi siano usati per monitorare il comportamento del guidatore e multarlo automaticamente in caso di comportamento scorretto (l'esempio più semplice è il superamento dei limiti di velocità).
Al momento, che io sappia, non esistono possibilità di questo genere.
I motivi sono vari, ma innanzitutto va fatto presente che tali scatole telematiche non sono strumenti omologati e certificati (come devono essere gli Autovelox, per esempio) per avere la possibilità di multare. Inoltre manca la figura del pubblico ufficiale, che è la figura preposta a elevare la contravvenzione.
Altro motivo è che, per questioni di privacy e contratti, al momento di autorizza l'assicurazione a monitorare il comportamento del guidatore (nelle formule che lo prevedono), ma questo non autorizza l'assicurazione a fornire a terzi tali informazioni automaticamente.
Per avere la possibilità di tracciare e multare automaticamente sarebbero richieste notevoli cambiamenti, anche a livello legislativo (credo, non sono esperto in materia). Questo non significa che in futuro non sia possibile, ma al momento mi sembra uno scenario improbabile, dettato più da un timore da parte degli utenti che da una reale possibilità.

Eventuale obbligo di installazione della "scatola nera".
In caso di obbligo di legge, a mio parere, si potrebbe configurare uno svantaggio piuttosto notevole per i consumatori. Ad oggi le compagnie di assicurazione incentivano gli utenti all'installazione dei dispositivi offrendo sconti sulle polizze e fornendo il dispositivo in comodato d'uso gratuito (installazione inclusa).
Nel momento in cui ci fosse un obbligo di legge, le assicurazioni non avrebbero più bisogno di incentivare gli utenti che potrebbero (sottolineo potrebbero) trovarsi costretti a dover installare a proprie spese la scatola telematica e potrebbero (ri-sottolineo potrebbero) non ottenere più alcun incentivo in termini di sconto sulla polizza.
Ovviamente nel caso in cui le scatole telematiche fossero effettivamente usate per ridurre incidenti e frodi, si potrebbe avere un beneficio generale dalla possibile riduzione dei premi assicurativi, ma è (a mio parare) uno scenario piuttosto improbabile e sicuramente non possibile a breve termine. 

Come scritto nella premessa, le molteplici possibilità che offre il mercato rendono difficile trovare tutte le informazioni e raggrupparle.
Se avete dubbi, suggerimenti o domande non esitate a usare i commenti. Anche le testimonianze dirette sono benvenute!

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